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Tutti al mare con Efedrina! Non fatelo.

L’efedrina è il principio attivo estratto dalle piante Ephedra sinica o canapa gialla. L’ephedra presenta molti alcaloidi tra i quali efedrina e pseudoefedrina. L’efedrina è stata usata per il trattamento dell’asma e bronchiti. L’efedrina è contenuta in molti prodotti ad “azione dimagrante”. Presenta interessanti azioni, simili e più potenti della caffeina, ha la capacità di accelerare il metabolismo stimolando la secrezione delle catecolammine. L’assunzione di prodotti a base di efedrina a scopo dimagrante può risultare pericolosa. Al fine di limitare l’abuso di questa sostanza ai fini dimagranti, dall’11 dicembre 2015 è fatto divieto ai medici di prescrivere preparazioni magistrali contenenti efedrina a scopo dimagrante, e ai farmacisti di eseguire tali preparazioni per lo stesso scopo.

Chimica

L’efedrina è un simpaticomimetico ad azione mista. La sua stereochimica ne caratterizza l’uso. Ha due centri chirali sulla catena bicarboniosa che creano quattro possibili stereoisomeri tutti in parte attivi.

Uso

L’efedrina continua ad essere usata per via endovenosa nell’inversione d’ipotensione dovuta all’anestesia spinale/epidurale. E’ anche usata per altri stati ipotensivi, ad esempio quelli causati da dosi eccessive di farmaci di bloccaggio ganglionico, agenti antiadrenergici, o altri farmaci che abbassano la pressione sanguigna.

L’efedrina è stata usata come decongestionante nasale, oggi sostituito da agonisti adrenergici più potenti (es. oximetazolina), è stata usata anche come broncodilatatore nel trattamento dell’asma, oggi sostituita da salbutamolo.

Efedrina nello sport

Per la riduzione del peso corporeo e per il suo effetto stimolante (inferiore alle amfetamine) l’efedrina viene spesso usata dagli sportivi. Questa una volta ingerita, produce effetti benefici sulla performance sportiva, come aumento di temperatura corporea ideale in una gara di sprint oppure l’aumento della forza muscolare e della capacità di reggere a sforzi intensi sia a livello fisico che psicologico. Pur essendo utilizzata dagli sportivi, l’efedrina deve essere molto limitata per via dei controlli   antidoping. Per evitare la positività per doping, l’assunzione non deve essere continua.

 Abuso

L’efedrina accelera alcuni processi cognitivi con meccanismi simili a quelli prodotti dalla caffeina. L’abuso di efedrina determina importanti effetti a livello del sistema nervoso centrale, causando irrequietezza, nervosismo, allucinazioni insonnia, e dipendenza.

Doping

Nel mondo dello sport l’efedrina riscuote un interesse maggiore rispetto alla caffeina, sia per le modalità di somministrazione più agevoli, sia per l’effetto più immediato e prolungato a dosi minori. Il suo effetto stimolante è comunque inferiore rispetto a quello esercitato dalle amfetamine. L’efedrina per valori superiori a dieci microgrammi/ml rilevati nelle urine, costituisce positività per il doping, è inserita nella classe delle sostanze vietate redatta dal C.I.O..

Effetti collaterali

L’efedrina ha tanti effetti collaterali e dipendenza che è bene conoscere prima dell’assunzione. Se da un lato, l’efedrina migliora l’irrorazione muscolare, dall’altro crea problemi a livello  dell’apparato digerente, respiratorio, urogenitale, circolatorio, endocrino e cutaneo, e se da un lato attenua il senso di fame, di fatica e migliora la vigilanza, dall’altro genera aggressività, irrequietezza, insonnia.

 

 

 



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